ovvero il mistero della meridiana scomparsa
Salvo errori (e in quanto tali sempre emendabili), a Mineo, esistono attualmente tre sole meridiane, non si può escludere che ve ne siano altre nelle case e nelle dimore gentilizie del contado miniolo.
"Esistono" non vuol dire (ahinoi!) funzionanti: alcune sono discretamente conservate, in tutte manca lo (o meglio il) gnomone, tutte sono state dimenticate da chi doveva proteggerle.
Dove sono? Una è nel cortile del Convento dei Cappuccini, una incisa sullo spigolo della chiesa di Santa Maria Maggiore (quello che da su Palazzo Morgana) e l'altra sul quello della chiesa di Sant'Agrippina all'angolo tra via Paolo Maura e Via Ponte Lamia.
Ora, se da quel punto ci si dirige verso piazza Buglio, dopo qualche decina di metri, sulla destra si incontra via Orologio del Sole (l'orologio solare non è strettamente sinonimo di meridiana, ma in questa sede non scendiamo in sottigliezze del genere).
Io come tante persone mi sono sempre chiesto che fine ha fatto l'orologio se in quella strada non ce ne è traccia? la toponomastica non mente quasi mai. Forse il nome si riferisce a quello della Chiesa della Patrona? Oppure un terremoto o, più propriamente, l'estro artistico dei muratori e dei geometri degli anni ottanta del XX secolo lo hanno cancellato? Non so.
In realtà basta spostarsi sulla via parallela, via Gulizia, proprio nel punto in cui vi sbocca via Arena, per notare che su un palazzotto settecentesco, malandato ma ancora in piedi, sulla facciata alla destra del balcone ci sono le linee di una meridiana, con tanto di numeri arabi. È un pezzo di orologio solare ad ore italiche (come gli altri di Mineo), linee incise su un blocco di arenaria. Altre se ne trovano a qualche centimetro di distanza su altri blocchi.
La meridiana scomparsa è stata ritrovata? Probabilmente sì, ma come ci è finita in via Gulizia. Un'occhiata alla cartina ci aiuta a fare qualche ipotesi per tentare di sciogliere il busillis. Il palazzo è stato ricostruito o costruito utilizzando materiale lapideo preesistente (era prassi una volta, non si gettava via nulla) e forse i blocchi in cui era stata incisa la meridiana (nella strada parallela) sono stati riusati per la nuova costruzione. Non si può spostare un orologio solare da un punto all'altro sperando funzioni, ennò non è così che funzionano le meridiane e nememno gli uomini a ben vedere... le pietre sono state usate alla meno peggio: alcune sono visibili altre meno... tutte però ci raccontano una storia tutta da raccontare, in attesa che gli abitanti di Mineo riguadagnino un po' di orgoglio e riconquistino il "loro" tempo perduto...
PS. Un ringraziamento va al prof. Sebastiano Aiello.